La fisioterapia è da sempre uno dei fiori all’occhiello di Ravenna 33. La sua forza consiste nella presenza di un gruppo di professionisti, capaci di collaborare e supportarsi sempre per fornire al paziente la migliore riabilitazione fisica, lavorando a stretto contatto con gli ortopedici, i cardiologi, pneumologi e altri medici della struttura. Abbiamo così un modello vero e proprio di fisioterapia su misura.
Oltre ai campi direttamente connessi alla ripresa funzionale ortopedica, traumatologica e dello sportivo, il servizio riguarda numerose patologie come quelle cardiovascolari, metaboliche, ipertensive, oltre a quelle legate al diabete e all’invecchiamento.
A coordinare il gruppo è Maddalena Amadori che, dopo la laurea in Fisioterapia all’Università di Ferrara, si è perfezionata in terapia manuale, seguendo un master di II livello in “Disordini muscoloscheletrici” all’Università di Cardiff in Galles. “Siamo un bel team affiatato – racconta – formato da tanti fisioterapisti provenienti da percorsi diversi che si possono integrare tra loro. Il paziente che arriva da noi, può quindi contare su più approcci riabilitativi e questo è molto rassicurante.
Ma cosa si intende per fisioterapia su misura?
Ogni persona è seguita attentamente e considerata nella sua totalità, con un percorso fisioterapico costruito su misura. Il percorso è diventato negli anni più completo e lineare, perché non è solo visita, diagnostica e fisioterapia, ma anche confronto continuo con i colleghi per individuare la tecnica fisioterapica più efficace per arrivare prima al benessere. Costante è poi il dialogo con i medici ortopedici, per seguire al meglio i pazienti». Grazie alla lunga esperienza all’estero, Amadori ha acquisito una visione più ampia della fisioterapia che si è rivelata decisiva per assumere l’incarico nel settembre 2015. «Nei sette anni nel Regno Unito – spiega –, ho avuto la possibilità di migliorare le mie competenze, di acquisire responsabilità via via crescenti e di avere un’importante autonomia di lavoro”.